La maternità è una delle esperienze esistenziali più complesse
offerte a una donna ed è mia ferma convinzione che spetti alla donna in
primis scegliere come gestirla. Decidendo della propria e altrui vita
con libertà assoluta e parimenti con estrema consapevolezza.
Il racconto di oggi, intitolato Carillon, si colloca “nel
mezzo del cammino”, dando voce alle riflessioni di una donna che aspetta
un figlio che non ha scelto di avere. Nella narrazione del fotogramma
infinitesimale di una giornata come tante c’è posto per i ricordi
passati della protagonista, per un brivido breve ma intenso del suo
presente ma non per una conclusione netta, definita.
Sarà responsabilità del lettore dargliene una. Ricordando, tuttavia,
che non c’è ferita o gioia al mondo che per ciascuno di noi non si
ripercuota per una sola e unica stagione.
Link per il racconto
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